Gli scarichi provenienti da officine di lavorazione particolari meccanici sono caratterizzati da una ampia tipologia di inquinanti, dipendente dal ciclo di lavorazione.
Un generico pezzo meccanico viene sottoposto a lavorazione, lavaggio, decappaggio, verniciatura.
In aggiunta a quanto sopra può subire un processo di burattatura.
Questo comporta la presenza nell’acqua di metalli di varia natura (dipendenti dal materiale del tipo di pezzo lavorato), sgrassanti e dacapanti (quindi anche acidi e basi), solventi, lubrificanti per le macchine da taglio e quindi anche tracce di oli emulsionati.
La tipologia di impianto è parzialmente dipendente dal tipo di lavorazione nell’azienda interessata, ma in generale prevede una o entrambe le seguenti tecnologie:
- Sezione di rottura emulsioni;
- Sezione chimico-fisica con rifinizione con filtrazione.
La sezione di rottura emulsioni prevede il dosaggio di un forte ossidante specifico in ambiente acido per rompere i legami delle sostanze oleose e favorirne quindi una separazione con un processo di tipo lamellare.
I dosaggi dei prodotti sono regolati da strumenti tipo pHmetri o redoxmetri.
La sezione chimico-fisica prevede il dosaggio di agenti flocculanti e addensanti dei fanghi chimici, con la relativa separazione con processo lamellare.
Il chiarificato subisce poi un processo di rifinizione con filtrazione a quarzite e carboni attivi.
I fanghi chimici invece possono essere sottoposti a vari tipi di drenaggio industriale, con per esempio l’ausilio di filtro-pressa.
La Idroconsult ha realizzato impianti anche di rilevante portata in industrie meccaniche di vario genere.
A livello generale è presente in tutte le realizzazioni il trattamento chimico-fisico, ma il livello di personalizzazione è comunque alto.
Le variazioni possono riguardare il numero di reattori, la tipologia di prodotti chimici, il tipo di drenaggio della linea fanghi, ecc.
Alcune referenze:
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