acqua nei vivai e coltivazioni in serra

TRATTAMENTO AD USO IRRIGUO

Acqua a salinità controllata
Un utilizzo importante dell’acqua opportunamente trattata è per uso irriguo.
Questo comprende principalmente la destinazione ad uso agricolo.
Diverso e più affinato deve essere il discorso per l’uso zootecnico.

Anche se l’irrigazione è praticata ormai da millenni nel Mondo, solo dal secolo scorso si è cominciato a riconoscere l’importanza della qualità dell’acqua ad uso irriguo.
Le caratteristiche chimico-fisiche dell’acqua da irrigazione rivestono particolare importanza nelle zone aride, dove temperature estreme e basso livello di umidità portano ad elevati livelli di evapotraspirazione delle piante.
Il calo delle falde ha portato a un aumento di salinità medio notevole, con le problematiche al contorno sia per il settore delle acque destinate al consumo umano che per le acque destinate all’utilizzo in ambito floro-vivaistico e di coltivazione di qualità.
La conseguenza di tale fenomeno porta alla deposizione di sali dell’acqua ad uso irriguo sullo strato superficiale del terreno.
Un settore estremamente sensibile a questa problematica è quello della coltivazione intensiva in serra.

Acqua nelle coltivazioni in serra L’acqua ad uso irriguo può variare in qualità in misura considerevole in considerazione dei sali in essa disciolti.
Le proprietà meccaniche e fisiche del terreno, legate al grado di dispersione delle particelle del suolo, suo stato di aggregazione e permeabilità, sono molto sensibili agli ioni presenti nell’acqua.
Alcuni ioni risultano per esempio tossici se presenti in concentrazioni superiori ad un certo livello, che può essere aumentato se questi si concentrano in determinate zone del terreno, grazie alla eventuale scarsa permeabilità di quest’ultimo.

Salinità dell’acqua

La presenza di sali influisce sulla crescita delle piante in tre modi:

  • Effetti osmotici, causati dai sali disciolti nel terreno;
  • Tossicità specifica, causata dalla concentrazione dei singoli ioni;
  • Dispersione delle particelle del terreno, causata da alta concentrazione di sodio e bassa salinità.


Con una elevata salinità nella zona delle radici, le piante spendono buona parte delle loro risorse energetiche per riequilibrare il contenuto salino all’interfaccia radicale dell’acqua da prelevare.
In tale situazione, meno energia è disponibile per la loro crescita.

Un adeguato trattamento deve quindi essere studiato per non rendere possibili danni alle colture, e deve ovviamente essere basato sulla qualità dell’acqua in ingresso al ciclo di trattamento, che nello specifico sono le acque uscenti dai depuratori urbani.
 

Tossicità specifica degli ioni

Se il calo della crescita delle piante è dovuto a eccessiva concentrazione di alcuni ioni specifici, invece che a effetti osmotici fini a sé stessi (salinità), si parla di tossicità specifica degli ioni.
Gli ioni principali coinvolti sono principalmente Sodio, Cloruri e Boro.
I primi due sono comuni negli scarichi urbani, dovuti ad addolcitori, detergenti, etc.
Il problema della concentrazione dei suddetti è accentuato principalmente in ambienti secchi e aridi, grazie agli elevati tassi di evapotraspirazione che si raggiungono.
Nei casi estremi alcuni elementi tendono ad accumularsi nelle piante e nel terreno, e ciò può comportare rischi per l’alimentazione umana e animale, oppure causare la fototossicità delle piante stesse.

 

Tasso di infiltrazione dell’acqua

In aggiunta alla tossicità da Sodio sopracitata, un altro effetto indiretto dell’elevato contenuto di Sodio è il deterioramento delle caratteristiche fisiche del terreno (formazione di croste, solchi dovuti all’acqua, riduzione della permeabilità).
Se il tasso di infiltrazione si riduce oltre un certo livello, può diventare impossibile alimentare la crescita delle piante con sufficiente acqua.
Si può arrivare all’eccesso di dovere ridisegnare la rete di irrigazione in una determinata zona.
 

Livello di clorazione

Il contenuto di cloro libero presente nell’acqua trattata ad uso irriguo, se superiore ad una certa concentrazione minima può creare notevoli danni all’apparato fogliare delle piante, soprattutto se irrorato direttamente su di esso.


Tutte le considerazioni sopracitate hanno unicamente lo scopo di sensibilizzare circa l’importanza della qualità dell’acqua ad uso irriguo e dai danni rilevanti da una sottovalutazione del trattamento.
In questi contesti risulta importante l’adozione di sistemi a osmosi inversi per potere fornire acqua a salinità controllata.
Sono previsti sistemi con diluizione automatica in base a set point impostati in base alle esigenze del tipo di attività.

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